Blog

16 Novembre 2017

Domenica 3 dicembre Messa di S.Uberto all’Abbazia di Morimondo

I CACCIATORI RENDONO OMAGGIO A SANT’UBERTO

L’appuntamento nell’Abbazia di Morimondo.

 

Ognuno è responsabile

del bene che non ha fatto (Voltaire)

 

Domenica 3 dicembre dalle ore 17 nell’Abbazia di Morimondo (Milano), edificata dal 1134, i cacciatori rendono omaggio a Sant’Uberto (656-727) loro patrono. Celebra la funzione religiosa don Mario Zaninelli. L’appuntamento rinnova la continuità d’un incontro iniziato oltre trent’anni or sono per iniziativa di Gianni Locatelli allora presidente provinciale FIDC di Milano, Angelo Buzzini presidente nazionale Associazione Armieri e Rodolfo Grassi giornalista del Corriere della Sera ed attuale presidente provinciale. Per render ancor più significativa la cerimonia fu scritta da Gianni Locatelli e Rodolfo Grassi “La preghiera del cacciatore” che ebbe il palese consenso di Adelio Ponce de Leon presidente del Club del Beccaccino ed alla quale l’allora cardinale di Milano Carlo Maria Martini concesse l’imprimatur inserendola nel patrimonio spirituale della Chiesa. E’ una testimonianza di fede e la conferma che non esiste alcuna contrapposizione fra caccia, esercitata nell’osservanza delle leggi, e rispetto ed amore verso il mondo della natura.

La Federazione italiana della caccia è orgogliosa della continuità dell’iniziativa a cui chiama compartecipi ogni persona di fede, i cacciatori, le associazioni venatorie oltreché naturalmente tutti i cattolici o comunque la gente di fede.

 

L’invito è esteso a tutti.

————————————————————–

COSI’ NACQUE LA PREGHIERA ……..

(Dal Volume – La caccia in Lombardia – Edito dal Consiglio regionale e dall’IRER ).

 

Il testo fu scritto nei locali della cronaca milanese del Corriere della Sera a Milano in via Solferino 28. Si incontrarono il 20 novembre 1990 alle 20 il giornalista professionista Rodolfo Grassi, redattore del quotidiano e l’allora Presidente dei Federcacciatori Gianni Locatelli e decisero di dar corso al progetto di una «preghiera»da diffondere presso i cacciatori come atto di devozione e di ringraziamento.

Alle 22, dopo molteplici stesure, era pronta la prima bozza del testo.

Il lavoro riprese dopo un’interruzione di circa un’ora e poco prima dell’una lo scritto fu com-
pletato.

Il giorno successivo fu riletto e dopo una settimana sia Rodolfo Grassi che Gianni Locatelli si incontrarono nuovamente per la stesura definitiva che fu depositata da Gianni Locatelli in Curia a Milano dove ottenne l’imprimatur del Cardinale Martini divenendo quindi preghiera ufficiale della Chiesa – il 5 aprile l 991.

 

Ti lodiamo, Signore,

perché dai vita all’acqua, ai boschi,
ai fiori, agli animali, alle pianure,
alle montagne e al sole che illumina.

E Ti lodiamo perché ci doni

di giungere alle nevi bianche e alle paludi,
di camminare nelle pianure e salire le colline
e perché ci fai continuamente comprendere
la bellezza della tua creazione.

Ti lodiamo, Signore,

perché ci concedi di vedere caprioli
e camosci sui monti,
l’aquila e il falco nel cielo,

le pernici e i fagiani, le lepri,

i beccaccini e quante altre creature
sono nel mondo a Tua gloria.

Perdonaci, Signore,

se talvolta le sacrifichiamo
‘alla nostra passione,

ma la loro esistenza ci fa ‘capire
la Tua generosità,

ci dispone al rispetto dei Tuoi beni
e alla riflessione.

Sii lodato, Signore,

per la pace che ci donano montagne,
pianure, boschi e paludi,

e i pensieri che ci suscitano:
scrutando la natura

e ascoltandone la voce
impariamo a ritrovarTi
nell’abisso del nostro spirito.

E se un giorno

Tu volessi farei restare fra loro,
accogli, nella tua infinita misericordia,
la nostra anima di peccatori

ma a Te più vicina.

 

 

 

 

 

News