Come noto l’ATC Brianteo ha un territorio tra i più atrofizzati d’Italia, nonostante ciò la richiesta da parte dei cacciatori è ancora molto alta¸ il piano faunistico definisce il tasp attorno ai tredicimila ha di cui circa novemila a caccia programmata, in realtà tolti istituti e distanze varie (vufer) parliamo di un territorio, effettivo, utile alla caccia di circa cinquemila ha.
Dove sono le criticità: in primo luogo bisogna prendere atto del territorio di questo ATC talmente frazionato che parlare di una caccia cosiddetta di qualità e davvero molto difficile, pertanto bisogna andare su una gestione che preveda ripopolamenti a caccia aperta. Altro punto critico sono i costi di gestione, pur non prevedendo nessun gettone di presenza per il comitato di gestione, esistono situazioni che vanno a incidere in modo espressivo sul bilancio, uno è l’affitto della sede e l’atro il costo del personale; Si è migliorata in modo efficace l’informazione verso il socio con un più incisivo uso del sito, con l’utilizzo frequente di mail e S.M.S. abbiamo abbassato i costi telefonici e postali e portato modifiche organizzative dell’ATC, questo sta dando buoni risultati. Detto, questo bisogna altresì dire che per mantenere un regime dignitoso per una buona caccia programmata nell’ATC Brianteo, mantenendo questa quota di adesione e comunque non superare quanto previsto dalla legge, deve avere un numero di soci che non vada sotto le 1100 unità.
Altra nota dolente è riferita al controllo del territorio, purtroppo la vigilanza è carente vuoi per il risicato numero di addetti e non ultimo i nuovi paletti messi dall’ex Polizia Provinciale ai rinnovi delle guardie volontarie, a questo proposito credo, che tutti insieme, sia giunto il momento di mettere mano alla questione su tutti i tavoli disponibili.
Che cosa stiamo facendo, abbiamo aperto un tavolo di coordinamento tra gli ATC Lombardi che ha già cominciato a lavorare su due, tre punti che riteniamo fondamentali per la vita degli ATC come: gestione delle ZRC, quota unica di adesione, entrare nei CDA dei parchi.